Il bambino silenzioso

Il bambino silenzioso
Sarah A. Denzil

Newton Compton, pubblicato nel Gennaio 2018
432 Pagine

"Quel giorno, quando persi Aiden, persi il controllo della mia vita. Non lo avrei più recuperato, perché lui era scomparso."

Nessuna madre si aspetta che un giorno, lasciando il proprio figlio a scuola, non lo rivedrà più. E invece, in una giornata di pioggia incessante, con conseguente alluvione, Emma perderà Aiden. Come è potuto succedere? A chi dare la colpa? All'insegnante negligente? Alla curiosità infinita di Aiden di vedere il fiume? Al caso? Ma non sarà un'eventuale scoperta del colpevole a colmare il dolore incurabile di Emma, perché Aiden scompare nel nulla, senza lasciare traccia.

Sono passati dieci anni, dieci anni in cui Emma ha cercato di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Lasciandosi il passato alle spalle, si è risposata con Jake, ed è incinta del frutto del loro amore. Il suo equilibrio tanto ricercato viene spezzato dalla telefonata della polizia, Aiden è stato ritrovato, malnutrito e molto più piccolo fisicamente dei sedicenni, suoi coetanei. Sembra aver subito abusi sessuali, ma sarà quasi impossibile riuscire a sapere cosa sia successo nei lunghissimi dieci anni, perché Aiden non parla.
Emma racconta in prima persona le giornate che seguono il ritrovamento del figlio, ancora notevolmente traumatizzato, che non accenna a dire una parola. Non sa più di chi fidarsi, e i suoi sospetti ricadono su tutte le persone che le stanno attorno.

Emma è un personaggio con cui si empatizza facilmente, dalla prima riga apre il suo cuore esponendo i suoi sentimenti, quei sentimenti di inadeguatezza, fallimento che prova nei confronti di se stessa per aver perso suo figlio.
Le sensazioni che l'autrice è riuscita a trasmettermi, soprattutto riguardo ad Emma, superano di gran lunga i dubbi riguardo a certi dettagli che ho trovato un po' surreali e azzardati.
Grazie ad Emma, la trama non è più centrata sul caso, l'elemento thriller viene mescolato a un po' di introspezione, che rende il romanzo molto più profondo di quello che appare. Tra le pagine, infatti, si trovano diversi spunti di riflessione, il dolore, la perdita, l'amore e anche l'odio, sono gli argomenti su cui ruotano i pensieri di Emma.

"Nessuno dovrebbe pentirsi di amare e avere fiducia in un altro essere umano. Sì, a volte rivolgiamo il nostro amore e la nostra fiducia verso la persona sbagliata, ma questo non significa affatto che non avremmo dovuto farlo. I cuori vanno protetti, ma non bisogna costringerli a chiudersi."

Un thriller in cui le maschere pirandelliane fanno un grande ritorno, e fanno riflettere su un punto fondamentale: nessuno è solo quello che sembra e quello che le persone vedono. Ognuno di noi tende a nascondere un particolare lato del proprio carattere, anche minimo e insignificante. Ogni persona possiede un lato controverso, difficile da accettare, che viene nascosto da maschere allo scopo di non lasciare trasparire questi tratti della propria personalità, alla società. Se così non fosse l'equilibrio sociale si sfalderebbe, e i demoni che cerchiamo di nascondere prenderebbero il sopravvento.

Il bambino silenzioso
Sarah A. Denzil

Newton Compton, pubblicato nel Gennaio 2018
432 Pagine

"Quel giorno, quando persi Aiden, persi il controllo della mia vita. Non lo avrei più recuperato, perché lui era scomparso."

Nessuna madre si aspetta che un giorno, lasciando il proprio figlio a scuola, non lo rivedrà più. E invece, in una giornata di pioggia incessante, con conseguente alluvione, Emma perderà Aiden. Come è potuto succedere? A chi dare la colpa? All'insegnante negligente? Alla curiosità infinita di Aiden di vedere il fiume? Al caso? Ma non sarà un'eventuale scoperta del colpevole a colmare il dolore incurabile di Emma, perché Aiden scompare nel nulla, senza lasciare traccia.

Sono passati dieci anni, dieci anni in cui Emma ha cercato di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Lasciandosi il passato alle spalle, si è risposata con Jake, ed è incinta del frutto del loro amore. Il suo equilibrio tanto ricercato viene spezzato dalla telefonata della polizia, Aiden è stato ritrovato, malnutrito e molto più piccolo fisicamente dei sedicenni, suoi coetanei. Sembra aver subito abusi sessuali, ma sarà quasi impossibile riuscire a sapere cosa sia successo nei lunghissimi dieci anni, perché Aiden non parla.
Emma racconta in prima persona le giornate che seguono il ritrovamento del figlio, ancora notevolmente traumatizzato, che non accenna a dire una parola. Non sa più di chi fidarsi, e i suoi sospetti ricadono su tutte le persone che le stanno attorno.

Emma è un personaggio con cui si empatizza facilmente, dalla prima riga apre il suo cuore esponendo i suoi sentimenti, quei sentimenti di inadeguatezza, fallimento che prova nei confronti di se stessa per aver perso suo figlio.
Le sensazioni che l'autrice è riuscita a trasmettermi, soprattutto riguardo ad Emma, superano di gran lunga i dubbi riguardo a certi dettagli che ho trovato un po' surreali e azzardati.
Grazie ad Emma, la trama non è più centrata sul caso, l'elemento thriller viene mescolato a un po' di introspezione, che rende il romanzo molto più profondo di quello che appare. Tra le pagine, infatti, si trovano diversi spunti di riflessione, il dolore, la perdita, l'amore e anche l'odio, sono gli argomenti su cui ruotano i pensieri di Emma.

"Nessuno dovrebbe pentirsi di amare e avere fiducia in un altro essere umano. Sì, a volte rivolgiamo il nostro amore e la nostra fiducia verso la persona sbagliata, ma questo non significa affatto che non avremmo dovuto farlo. I cuori vanno protetti, ma non bisogna costringerli a chiudersi."

Un thriller in cui le maschere pirandelliane fanno un grande ritorno, e fanno riflettere su un punto fondamentale: nessuno è solo quello che sembra e quello che le persone vedono. Ognuno di noi tende a nascondere un particolare lato del proprio carattere, anche minimo e insignificante. Ogni persona possiede un lato controverso, difficile da accettare, che viene nascosto da maschere allo scopo di non lasciare trasparire questi tratti della propria personalità, alla società. Se così non fosse l'equilibrio sociale si sfalderebbe, e i demoni che cerchiamo di nascondere prenderebbero il sopravvento.
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